3,754 research outputs found

    Hoverflies in organic apple orchards in north-western Italy

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    A list is given of hoverflies collected by means of Malaise and white sticky traps in two organic apple orchards in north-western Italy. The total number of collected species was 17 and it was compared with literature, in order to discuss differences due to sampling methods. The predominant species collected were Sphaerophoria scripta (L.) (73% of the total sample) and Eupeodes corollae (F.) (14%). The trend of adult captures of this species is drawn and discussed. Data on wild plant species in the orchards are also given

    Caratteristiche agronomiche e possibilità di utilizzo di Brassica juncea (L.) Czern

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    Brassica juncea è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Cruciferae, usata nelle nostre aree come coltura da sovescio, sia per aumentare la sostanza organica, che per la biofumigazione del terreno. Ci sono alcuni sistemi di protezione naturali, basati sulla produzione di molecole con attività biologica contro fitopatie e fitofagi. Nella famiglia Brassicaceae esiste il sistema chimico Glucosinolati (GLS) - Mirosinasi il quale è capace di generare composti tossici per funghi patogeni e nematodi. Durante il 2003 e il 2004, il C.R.A.B. ha testato le opportunità d'uso di Brassica juncea come biofumigante. L'azione degli isotiocianati presenti in B. juncea risulta funzionare anche contro i semi delle infestanti presenti nel terreno. Negli ultimi anni molti scienziati si sono interessati alle capacità di alcune piante di assorbire e di iperaccumulare metalli contaminanti ed elementi radiattivi. B. juncea è stata studiata perchè capace di assorbire selenio, zolfo, piombo, cromo, rame, cadmio e zinco

    IMPIEGO DI BOMBUS TERRESTRIS (L.) PER LA DIFFUSIONE DI ANTAGONISTI NATURALI DI BOTRYTIS CINEREA (PERS) IN AMBIENTI PROTETTI COLTIVATI A FRAGOLA

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    I tre anni di sperimentazione hanno permesso di accertare l'efficacia dell'utilizzo dell'insetto impollinatore Bombus terrestris per distribuire antagonisti naturali di Botrytis cinerea. Le prove sono state condotte su fragola in coltura protetta ed hanno fornito risultati positivi sulla possibilità di attuare una difesa dal marciume dei frutti; distribuendo il fungo antagonista Trichoderma harzianum mediante bombi si è ottenuta, nel 2002, un'efficacia di copertura paragonabile a quella di un prodotto di sintesi

    Varietà di frumento tenero adatte alla coltivazione biologica: i risultati del 2006 in Piemonte

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    La cerealicoltura, specialmente il frumento, è una porzione importante delle produzioni biologiche italiane. Il C.R.A.B. è diventato membro di un progetto nazionale per l'individuazione di una lista di cultivars consigliabili per la coltivazione biologica del frumento, con lo scopo di dare agli agricoltori un'informazione utile circa le migliori cultivars per la coltivazione biologica. I risultati delle prove condotte in Piemonte hanno mostrato produzioni molto buone per le cultivars confrontate, rispetto alla media nazionale, e hanno fatto notare alcune differenze di produttività, stabilità di produzione e qualità della granella

    Vecchie varietà di mais da polenta a confronto: i risultati conseguiti nel 2006

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    Nel 2006 un campo sperimentale è stato allestito a Pralormo (TO) con lo scopo di descrivere le caratteristiche di 20 cultivars di mais originarie delle regioni del centro-nord Italia e di 5 ibridi. Questo lavoro fa parte di un programma nazionale di valutazione e conservazione della biodiversità maidicola con lo scopo di descrivere le caratteristiche morfologiche, la capacità produttive e di adattamento a diverse condizioni pedoclimatiche

    IL RUOLO DEL GENERE TRICHOGRAMMA NEL CONTENIMENTO DELLE INFESTAZIONI DI MAMESTRA BRASSICAE (L.) SU COLTIVAZIONI BIOLOGICHE DI CAVOLO IN PROVINCIA DI TORINO

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    Il lepidottero nottuide Mamestra brassicae L. rappresenta un grave problema per le coltivazioni di cavolo verza presenti in provincia di Torino; le uova, deposte sulla pagina inferiore delle foglie, sono spesso difficili da individuare e le larve, che si generano da esse, vengono individuate dagli agricoltori quando hanno ormai raggiunto dimensioni notevoli, tali da renderle meno sensibili agli insetticidi. Gli Imenotteri Tricogrammatidi possono rappresentare un efficace fattore naturale di contenimento di questi insetti, ma la loro attività è spesso ostacolata dai prodotti di sintesi impiegati per la difesa della coltura. Anche i principi attivi naturali come piretro e zolfo bagnabile possono influenzare la loro presenza; alcune osservazioni eseguite tra il 2000 ed il 2002 hanno permesso di evidenziare i livelli di parassitizzazione raggiungibili dai Tricogrammatidi in assenza di prodotti considerati tossici per loro e, per contro, l’assenza di effetti collaterali collegati all’uso di diversi ceppi di Bacillus thuringiensis e dell’azadiractina

    Prove di confronto varietale di piccoli frutti in coltivazione biologica

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    Mirtillo, lampone, ribes rosso e fragolina di bosco sono in Italia delle coltivazioni di nicchia, spesso presenti in aree marginali in aziende di piccole e medie dimensioni, in contrasto con quanto accade in Canada e Polonia dove i piccoli frutti sono coltivati in aree di alcune centinaia di ettari. La caratterizzazione di cultivar adatte alla coltivazione biologica è lo scopo di questa prova iniziata nel 2003 con l'organizzazione di una rete di campi in alcune aree di montagna e di collina della provincia di Torino

    PROVE DI FERTIRRIGAZIONE SU MELO cv PINK LADY, RISULTATI CONCLUSIVI DI TRE ANNI DI SPERIMENTAZIONE

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    La fertirrigazione prevede la distribuzione di concimi sfruttando l'impianto di irrigazione. E' una pratica utile soprattutto per aiutare le piante a superare momenti di stress di natura abiotica (i più frequenti stress idrici e post-trapianto. Attualmente, sono disponibili numerosi formulati, composti da aminoacidi e microelementi impiegabili anche in agricoltura biologica, dei quali è necessario verificare le modalità di applicazione: attrezzature di distribuzione, intervalli fra gli interventi e dosi di applicazione

    Il caolino: una nuova opportunità nella difesa biologica ed integrata. Un esempio di applicazione nel contenimento di Cacopsylla melanoneura (Forster) in meleti del Canavese affetti da AP

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    Un decreto ministeriale del 2003 ha reso obbligatori i trattamenti fitosanitari per il contenimento dell'Apple Proliferation. La gestione fitosanitaria è basata sull'uso di insetticidi capaci di contenere la popolazione di Cacopsylla melenoneura (Forster) insetto vettore del fitoplasma dell'Apple Proliferation. La prova gestita in tre meleti del Canavese ha avuto lo scopo di valutare l'efficacia del caolino nella difesa biologica del melo

    MONITORAGGIO DEI MELETI DEL PINEROLESE COLPITI DA APPLE PROLIFERATION

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    Il monitoraggio effettuato nel biennio 2002-2003 ha permesso di accertare la presenza della malattia in due areali della provincia di Torino. L’indagine del 2003 ha riguardato i comuni situati tra Pinerolese e Val Pellice ed ha evidenziato la presenza di sintomi riferibili ad AP in tutti i comuni censiti. I campionamenti sul vettore Cacopsylla melanoneura (Förster), eseguiti su un meleto campione, hanno permesso di approfondire le conoscenze sul ciclo dell’insetto e sulla sua presenza in meleto
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